La statua sommersa di Padre Pio

La statua sommersa di Padre Pio (successivamente diventato San Pio), è immersa nei fondali tra l’Isola di San Nicola e l’isola del Cretaccio (molto più vicina a quest’ultima) nella zona denominata “gli Scoglietti”, in un tratto di mare limpido e cristallino delle Tremiti, in Puglia.

Si trova a 13 metri di profondità ed è stata ripulita dalle incrostazioni e dalle alghe nel 2016 per ridarle l’originario splendore. Migliaia di turisti ogni anno si immergono in fondo al mare delle Tremiti per ammirare la statua sommersa di Padre Pio e la colorita fauna che vive in questo mare, con numerosi piccoli pesci che le nuotano attorno, quasi come se volessero far compagnia al santo più amato dai Pugliesi!

 

In questo articolo scoprirai:

 

La Statua sommersa

Nel 1998 la più grande statua di Padre Pio mai realizzata (e che, tra l’altro, rappresenta la più grande statua sottomarina del mondo), opera dello scultore foggiano Domenico Norcia è stata posta in fondo al mare a 10 mt. di profondità vicino alla costa di Capraia.

La statua è davvero imponente: 3 metri di altezza, per un peso di 12,25 quintali più 110 quintali di basamento. Si tratta di un’opera dalla struttura essenziale a croce che, ritrae il santo con le braccia aperte e sguardo benevolo rivolto al cielo, quasi a cingere il mare cristallino in un abbraccio e, a invocare protezione per quest’isola nei giorni di burrasca.

Un richiamo forte alla fede che può sempre brillare di luce incantevole come un dono di Dio immerso nella natura.

 

Cosa visitare nei dintorni

Se ti trovi nell’arcipelago delle Tremiti non puoi perdere l’occasione di visitare questo luogo. Puoi inoltre approfittarne per scoprire alcuni tra i principali luoghi suggestivi da visitare nelle vicinanze della statua sommersa di Padre Pio:

  • Lo Scoglio dell’Elefante
  • La Torre del Cavaliere del Crocifisso
  • L’Abbazia di S. Maria a mare

 

Lo Scoglio dell’Elefante

Si tratta di una grandissima roccia, alta circa 20 metri. La forma ricorda appunto quella di un elefante accovacciato con la proboscide protesa verso l’acqua. Per raggiungere lo Scoglio dell’Elefante bisognerà recarsi sul versante ad oriente dell’Isola di San Domino e poi scegliere tra diverse alternative.

Gli amanti del trekking possono imboccare a piedi il sentiero n.1 in grado di accompagnare direttamente nei pressi dello scoglio a forma del pachiderma.

Un’altra alternativa è quella di raggiungerlo via mare affittando un’imbarcazione e arrivare proprio vicini alla proboscide dell’animale di roccia. Da qui puoi   tuffarti proprio a ridosso dell’incredibile cima offerta dalla natura.

 

La torre del Cavaliere del Crocifisso

La torre posta a difesa dei monaci è circondata da imponenti mura di cinta, al pari degli altri edifici storici. Sull’architrave della porta d’ingresso è presente la scritta “Coteret et Confriget”, cioè: “spezzerà e stritolerà”, riferito al cavaliere nei riguardi di chiunque avesse violato la soglia.

L’isola di San Nicola nell’arcipelago delle Tremiti, è ricca di tesori storici tutti da scoprire.

La torre dei Cavalieri del Crocifisso è parte di questo patrimonio architettonico e storico. Per giungere alla torre dei Cavalieri del Crocifisso è necessario percorrere una strada in salita, a cui si accede tramite l’ingresso che si trova proprio sul porto.

Risalendo lungo le mura, punteggiate di feritoie che servivano per avvistare i pericoli provenienti dal mare, si giunge all’architrave con la frase sopra citata.

 

L’Abbazia di S. Maria a mare

L’Abbazia di S. Maria a mare sull’isola di San Nicola è un capolavoro dei Benedettini prima e dei Canonici Lateranensi poi. L’abbazia è stata edificata nel 1045 nel punto segnalato da un eremita a cui apparse la Madonna come quello in cui trovare il tesoro di Diomede.

Perfezionata qualche anno dopo con motivi decorativi rinascimentali di provenienza veneto-toscana, la sua struttura è composta da tre navate, all’interno si trovano principalmente la croce lignea rappresentante il Cristo sofferente e la statua lignea della Vergine con bambino, di ispirazione bizantina.

Ancora l’abbazia racchiude un meraviglioso polittico ligneo dell’altare maggiore e un Pavimento a Mosaico di grande pregio.

 

Come raggiungere la statua

Nonostante la visita sia molto affollata di turisti, vale la pena di provare l’emozione di vedere la statua sommersa di Padre Pio. Puoi prenotare uno dei frequentatissimi “giri-isola” in barca, a bordo di grosse barche in legno.

Considera che il tuo tour non sarà l’unico che sosterà nello specchio d’acqua intorno alla statua, ma ci saranno contemporaneamente anche 3-4 barche differenti, piene di turisti entusiasti. Se decidi di fare snorkeling o girare dei video in apnea, devi prestare la massima attenzione alle manovre delle barche circostanti.

 

Un altro modo per visitare la statua

Una volta arrivato alle Tremiti potrai farti accompagnare privatamente e trascorrere qualche ora in relax in una piccola caletta dell’Isola di Capraia.

Al porto di San Domino, oltre i gommoni dei diving alle Tremiti, troverai altri gommoni che accompagnano i turisti su richiesta, nelle varie calette per alcune ore oppure per una giornata intera.

Loro ti porteranno a trascorrere del tempo in una caletta di sassi poco al largo dal Santo di Pietralcina. Essendo le calette alle Isole Tremiti isolate, è consigliabile portare dell’acqua, un pranzo al sacco, un telo mare e delle scarpette da scoglio.

Ora che sai come arrivare alla statua sommersa di Padre Pio, non ti resta che prenotare il tuo posto a bordo dei traghetti per le Tremiti. Le isole Tremiti si raggiungono da quattro porti: Tremoli, Vasto, Vieste e Rodi Garganico.

Per conoscere tutte le offerte e le tratte disponibile non devi far altro che consultare il sito dove, con un semplice click, potrai organizzare il tuo viaggio per le isole Tremiti prossime mete Covid Free.

Tutti i traghetti da e per le Tremiti, rispettano le misure anti-Covid previste dal protocollo sanitario. Inoltre non dovrai più preoccuparti degli imprevisti grazie alle polizze assicurative in caso di annullamento del viaggio anche per Covid.

 

Photo Credits:

Foto di Massimilianogalardi da Wikimedia

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