Capraia tra architielli, calette e fondali: un paradiso per le immersioni

Dell’arcipelago delle Tremiti, l’isola di Caprara (chiamata anche Capraia o Capperaia) è la seconda per estensione. Poco conosciuta perché disabitata e prevalentemente rocciosa, su Caprara, come sull’isola di Pianosa è vietato lo sbarco perché fa parte dell’area marina protetta delle isole Tremiti. Per questo motivo, risulta essere uno dei luoghi più selvaggi d’Italia, un vero e proprio paradiso per le immersioni.
La suggestiva bellezza dell’Isola di Capraia:

I tesori nascosti nei fondali dell’Isola di Caprara

Nonostante non si possa approdare sull’isola di Caprara, è possibile però godersi la bellezza dei suoi archi di roccia, tra cui il celebre Architiello alto circa 6 metri, raggiungendo le acque limitrofe in barca. Ma se il paesaggio naturale al di sopra del mare è talmente incantevole da lasciare senza fiato, quello sottostante lo è ancora di più: fondali scenografici, come quello che si trova a Punta Secca, l’estremità nord orientale di Caprara, caratterizzato da una lunga dorsale rocciosa che si allunga per varie centinaia di metri verso il mare aperto, raggiungendo una profondità superiore ai 50 metri. A ricoprire i versanti della dorsale, vaste colonie di gorgonie rosse che al loro interno ospitano banchi di cernie, ricciole, dentici, saraghi, palamiti e aragoste che fanno della parete nord dell’isola di Caprara uno degli spot per immersioni più suggestivo del Mediterraneo. Oltre Punta Secca, particolarmente apprezzati dagli amanti di diving e snorkeling sono anche Scoglio del Corvo, Punta di Cala dei Turchi, Secca della Vedova. Sul versante est, nella zona chiamata Punta dello Straccione, a una profondità di 10 metri sott’acqua si trova la più grande statua di Padre Pio mai realizzata, opera dello scultore foggiano Domenico Norcia, attrazione unica nel suo genere e per questo tra le più visitate dell’intero arcipelago. Nelle acque della suggestiva Cala dei Turchi si nasconde, invece, il relitto di un’antica galea turca affondata nel ‘500 che dà il nome alla zona.

L’isola di Caprara: tra suggestive calette e architielli

Sull’isola di Caprara la natura regna sovrana: tipico dell’isola è l’arbusto del cappero, da cui appunto deriva la variante del nome dell’isola “Capperaia”. Tra le specie animali qui presenti si segnala una folta colonia di gabbiano reale, una delle più grandi dell’Adriatico. Ma l’isola di Caprara è anche famosa per essere ricca di calette particolarmente suggestive, lungo la costa ovest si trovano Cala Sorrentina che racchiude la romantica Grotta dell’Amore e la già citata Cala dei Turchi. Nella zona di Punta Secca si trova un imponente faro: soggetto ideale per favolosi scatti. Oltre al famoso Architiello in zona Punta secca, l’isola di Capraia ospita anche il Grottone, cavità naturale alta 15 metri e lunga 10. Restando lungo la costa si trovano Cala del Caffè, ambiente naturale di grande fascino, Cala dei Turchi, Secca della Vedova, dove a 20 metri di profondità si trova una grotta illuminata dalla luce che penetra da una fenditura e, infine la splendida grotta di Cala Sorrentino.

Photo credits:
Foto di Wasabi1990 da Wikimedia

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