Capraia, alle isole Tremiti, è il paradiso del trekking: sono numerosi i percorsi disponibile per camminare attraverso la bellezza mediterranea del luogo, e la loro varietà offre esperienze sia per attività impegnative sia per semplici passeggiate all’aria aperta. Gli appassionati conosceranno di certo il celebre sentiero di Zenobito, ma esistono molti altri percorsi ideali per chi preferisce attività più leggere, o semplicemente adattabili ai loro gusti. Nell’articolo di oggi offriremo qualche consiglio per un po’ di trekking dolce in questa splendida isola dal fascino selvaggio.
Trekking dolce sull’isola di Capraia:
Uno dei sentieri più famosi dell’isola di Capraia, oltre a quello dello Zenobito, è il sentiero del Reganico. Un percorso ad anello piuttosto facile da affrontare, ricco di fascino e recuperato dall’antica viabilità dell’isola grazie al progetto “Un’isola per le scuole”. Partendo dal centro del paese di Capraia Isola, si imbocca il primo tratto della mulattiera che attraversa l’intera isola fino a raggiungere una vecchia cava distante circa 1 km. Qui si apre il sentiero: una macchia mediterranea ricca di piante di corbezzolo, erica, elicriso, ginestra, rosmarino, lavanda e molto altro. Un percorso botanico di bellezza indiscussa e da ammirare in tutta tranquillità, nei suoi colori e nei suoi profumi. Il sentiero attraversa la Valle del Reganico e il torrente del Vado Major che termina, proprio come il percorso di trekking, nella Cala dello Zurletto. Il nome di questa Cala deriva dal modo in cui è chiamato l’asfodelo nel dialetto locale.
Da Capraia Isola si prende come punto di riferimento la chiesa dell’Assunta al Porto e si segue la vecchia strada che portava al complesso penale dell’isola, nella zona di Aghiale. Una strada caratterizzata da numerosi tornanti che attraversano i resti delle celle, degli alloggi delle guardie, delle mense e dei pollai del carcere. Qui, le vecchie costruzioni offrono un senso di malinconia e mistero, mescolato alla bellezza confortante della macchia mediterranea a e della vista panoramica della baia. Si prosegue tra le rovine e si ci si può fermare ad ammirare Cala di Portovecchio. Successivamente, si apre un altro paesaggio magnifico sul mare: raggiungiamo i ruderi del Semaforo del Monte Capo e osserviamo Cala della Mortola. A questo punto, si può scegliere di deviare verso la Torre dei Barbici a Punta della Teglia oppure proseguire sul sentiero per raggiungere Punta del Dattero, punto panoramico da cui è possibile scorgere, in lontananza, la Corsica. Da qui si possono assistere a tramonti indimenticabili.
Che si tratti di semplici camminate all’aria aperta o di vere e proprie escursioni tecniche, non tutte le stagioni dell’anno sono adatte per fare trekking. È sempre meglio evitare di cimentarsi in questa attività nei periodi più caldi dell’anno perché le zone d’ombra sono poche e lungo i sentieri, per quanto ben tenuti, non c’è acqua potabile. Per questa ragione diamo alcuni consigli per vivere questa esperienza al meglio:
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Foto di robertorencini da Getty Images
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